I Bioritmi


I Cicli


Qualsiasi cosa noi osserviamo, è sottoposta a mutazioni che si ripetono con processi ciclici. Il giorno e la notte, le stagioni, le maree e tutte le altre manifestazioni non sono che degli esempi di questi ritmi e della loro successione.
La struttura dei ritmi fisiologici dell'uomo, non sono che ulteriori esempi di questi processi. Così come alla notte segue il giorno, come al sonno segue il risveglio, alla fase di ricettività dei cicli bioritmici segue una fase di attività: in perfetta alternanza.

Attualmente sono considerati tre cicli denominati bioritmi e suddivisi in ciclo fisico, ciclo emozionale e ciclo intellettuale.

Grandi controversie vi sono state sul momento in cui fissare l'inizio dei cicli.
Il fatto che il problema si ponga di più a livello psicologico ha fatto superare l'idea che si debba prendere in considerazione il momento del concepimento. Oltretutto è al momento della nascita che il bambino acquisisce autonomia sia psicologica che fisica e la teroria dei bioritmi si basa proprio su questa autonomia.
Convenzionalmente quindi i cicli prendono avvio al momento della nascita assegnando arbitrariamente al momento del parto il punto zero.

Per cercare di avere una visione immediata di queste fasi sono stati tentati vari metodi di rappresentazione grafica. Attualmente la formula prevalente è quella di una raffigurazione sinusoidale dei periodi, alla maniera delle illustrazioni astronomiche delle fasi lunari: una sinusoide alterna curve alte a curve basse attraversando più volte una linea che ripruduce lo scorrere del tempo.
La curva alta simoleggia la fase alta, ossia quella positiva e favorevole di attività e di scaricamento dell'energia. Questi sono i momenti di forma ottimale, quando qualsiasi cosa riesce meglio, più naturalmente e con minore fatica.
La curva bassa indica la fase negativa e passiva di ricarica. E' quando il corpo si riposa per procurarsi nuova energia e le attività rallentano perché necessitano di maggiore sforzo.
Questo metodo mette inoltre in rilievo i punti di intersecazione con la linea del tempo evidenziando così i giorni di passaggio cosiddetti critici.

Vengono definiti critici il giorno successivo alla conclusione della fase alta, che rappresenta nello stesso tempo l'inizio della bassa, ed il giorno zero, termine della fase bassa ed anche inizio di quella alta.

I giorni critici e quelli zero, poiché i cicli vanno considerati dal momento della nascita, non corrispondono ai giorni di calendario ma a quelli di vita e iniziano quindi non all'ora 0.00 ma all'ora del parto.

Essi rappresentano i periodi di crisi e di minore forza interna.
In questi giorni si è tendenzialmente più esposti a malattie, a variazioni di umore, si è maggiormente inquieti, disperati e meno concentrati.

I giorni critici del ciclo fisico sono più importanti per persone che svolgono lavori pesanti, per persone soggette a malattie o che svolgono attività a rischio.
In quei giorni è sconsigliabile fare attività che richiedono particolare impegno di tipo fisico o sottoporsi ad interventi chirurgici perché il rischio di complicazioni post-operatorie è più alto.

I giorni critici del ciclo emotivo sono importanti per persone che svolgono lavori di grossa responsabilità, per innamorati e persone sotto stress emotivo. La forma emotiva riveste particolare importanza in fase di convalescenza.

I giorni critici del ciclo intellettuale sono determinanti per persone creative, per chi deve sostenere esami, per chi deve prendere decisioni.
Nei giorni critici del ciclo intellettuale si abbassa la capacità d’osservazione, si allungano i tempi di reazione e si allenta la concentrazione. Sono quindi giorni a rischio per incidenti causati da distrazione.

La diversa incidenza della fasi, ossia quanto i loro effetti possono essere determinanti, dipendono anche dalla forma fisica, psichica ed intellettuale e dei vari periodi della vita. La stessa persona sentirà in modo diverso la differenza tra il punto più alto e quello più basso in relazione a questi altri fattori.

La fase degli altri cicli può amplificare o attenuare gli effetti di un giorno critico, come la coincidenza della criticità di più cicli ne può amplificare l'aspetto negativo.
La contemporanea presenza di due giorni critici viene denominata criticità doppia mentre con criticità tripla si indica la concomitanza della criticità di tutti i cicli.
Un momento in cui tutti i cicli sono in fase critica si verifica al momento della nascita: quale maggiore momento di crisi difatti se non il momento in cui avviene la separazione dalla madre ed inizia la fase della vita autonoma?
Questa situazione si ripeterà dopo poco più di 58 anni. Infatti il 21.253° di vita segna l'inizio della seconda era bioritmica.

Un'era bioritmica è la ripetizione di 924 cicli fisici, 759 cicli emozionali e 644 cicli intellettuali. In questo periodo si succederanno 4.006 giorni critici semplici, 312 giorni critici doppi e 8 giorni critici tripli per un totale di 4.326 giorni critici. I giorni critici quindi rappresentano il 20,36% del totale dell'era bioritmica.
Questo indica chiaramente con quanta attenzione e con quale misura questi dati vanno considerati.
In ogni caso, non va dimenticato che i bioritmi non sono un oroscopo: la conoscenza della situazione bioritmica può aiutarci ad evitare rischi o a programmare per il meglio la vita. Sicuramente non ci dirà nè ci assicurerà niente di più.



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